Lo strolghino è un salame di dimensioni ridotte.
È ottenuto dalle rifilature magre della coscia di suino italiano da cui si ricavano il culatello e il fiocco. Per dare al culatello la sua tradizionale forma a pera è necessario infatti rifilare il pezzo e la pregiata carne che avanza viene destinata a questo prodotto di nicchia. Viste le dimensioni e la composizione magra, questo insaccato ha una stagionatura breve, di solito di 20-30 giorni.
Il diametro tradizionale è intorno ai 3 cm e la pezzatura oscilla tra 0,3 e 2 kg. È insaccato nella budellina suina ed è caratterizzato da una macinatura fine della carne.
Lo strolghino si presenta molto magro e dal sapore delicato e soprattutto dolce. Va mangiato tenero e, per favorire la rimozione della pelle esterna, lo si può inumidire con acqua tiepida, ma ancor meglio avvolgere in un panno bagnato col vino bianco misto ad acqua (consiglio della “nonna”). Tradizionalmente lo si taglia in fette diagonali non troppo sottili e lo si serve accompagnato da crostini o pane fragrante come antipasto. Ottimo con la Malvasia.
Lo strolghino va conservato in un luogo umido e fresco. Bisogna evitare gli ambienti secchi perché tende ad asciugare rapidamente. Per la stessa ragione non va fatto stagionare troppo a lungo, poiché in tal caso perderebbe la sua caratteristica dolcezza.